E alla fine ha vinto la macchina.
La sfida dell’Uomo contro la macchina ha affascinato generazioni di scrittori, filosofi, matematici, economisti. Di recente la sfida si è rivolta alla capacità della macchina di emulare le capacità intellettive dell’Uomo. Da quando Gary Kasparov ha perso la sfida con Deep Blue negli anni '90 ci si è chiesti se e quando le capacità emulative intellettive della macchina avrebbero superato quelle dell’Uomo. Il sito della ABA (American bar Association) riporta che la sfida tra un pool di 100 avvocati e un software predittivo (su cui avevo visto un post qualche tempo fa) ha visto vincere quest’ultimo, con un largo margine di previsioni esatte sull’esito della causa.
Al netto delle polemiche (il pool di avvocati ha obiettato di non essere specializzato nella materia oggetto della sfida) risulta evidente che “These results do not mean that machines are generally better at predicting outcomes than human lawyers. These results show that if the question is defined precisely, machines are able to compete with and sometimes outperform human lawyers.”
Mi chiedo quanto potrebbero essere utili questi software al fine di deflazionare il contenzioso civile (secondo stime bankitalia, l’inefficienza della giustizia civile vale l’1,5% del PIL) e il contenzioso tributario (circa 70 miliardi di crediti erariali incagliati, quanto un paio di leggi di bilancio).
Perchè non ci lavoriamo su??