Guerra fredda 2.0, stiamo già perdendo la sfida dell'IA?

[EricaSirgiovanni]

Segnalo un articolo che forse molti di voi avranno già letto.

Ci sono dati molto interessanti che fanno sorgere una domanda chiara: gli equilibri mondiali sono ancora quelli della guerra fredda? è possibile valutare la supremazia di uno stato contando quante pubblicazioni su AI ha scritto o finanziato?
Pare di sì.

[…]
Ieri il Nikkei Asian Review apriva con una ricerca fatta insieme con Elsevier, editore di Amsterdam: contando il numero di pubblicazioni sull’intelligenza artificiale citate da studi accademici tra il 2012 e il 2016, due delle prime dieci posizioni sono occupate dalla Cina. Al primo posto della classifica c’è Microsoft, al secondo c’è la Nanyang Technological University di Singapore, e al terzo la Chinese Academy of Science cinese. Al nono posto la cinese Tsinghua University, subito dopo Google (disastro del Giappone, battuto perfino dalla Francia). Secondo gli esperti, dopo l’impegno del governo cinese, la corsa all’intelligenza artificiale potrebbe essere persa dall’occidente già nei prossimi dieci anni[…]

Guerra fredda 2.0. Stiamo per perdere la corsa all'intelligenza artificiale

[Andrea_Cobelli]

Per ignoranza non mi aspettavo Microsoft al primo posto (lo ammetto, pensavo sempre a Google).
Invece questo discorso “Credetemi, i cinesi sono bravi. Entro il 2020 ci avranno raggiunto, entro il 2025 saranno più bravi di noi, ed entro il 2030 domineranno l’industria dell’intelligenza artificiale” mi ricorda vagamente il confronto tra Artificial Intelligence e Human Intelligence, con le paure che alcuni paventano: <<la AI ci supererà nel 20XX, ci metterà da parte o faremo da schiavi>>.
Forse è la competizione a farci progredire così velocemente, però credo di più che sia un freno; che vediamo ancora l’umanità frammentata in ghetti (nazioni) senza una visione complessiva.

[luca_bernava]

Secondo gli esperti, dopo l’impegno del governo cinese, la corsa all’intelligenza artificiale potrebbe essere persa dall’occidente già nei prossimi dieci anni[…]

Perdere o vincere la corsa…? Se mettiamo la questione su questo piano non credo proprio che potremo mai vincere alcuna sfida tecnologica prossima ventura. Come dice @Andrea_Cobelli questa competizione di cui si parla è in realtà un freno, una perdita di tempo inutile, utile soltanto agli interessi di cassa dei big tecnologici e dei politici delle nazioni che hanno deciso di aprire a questi pensando che fosse utile alla comunità intera. Occorrerà invece prestare molta attenzione al singolo, alla persona e all’ambiente in cui vive. Lavorando anche con i cinesi e con qualsiasi altra persona dedita agli interessi comuni, non al soldo.

[MarcoBani]

Per approfondire

https://asia.nikkei.com/Tech-Science/Tech/China-s-AI-ambitions-revealed-by-list-of-most-cited-research-papers

[EricaSirgiovanni]

Luca sono d’accordo ma provo a spiegarmi meglio. Naturalmente non volevo ridurre tutto a “Milan vs. Inter”, la “sfida” deve essere di merito, sempre, ma se pensiamo che studio e investimenti in IA siano un indicatore dirimente nella definizione dei nuovi assetti politico-industriali mondiali, forse un’analisi di questo tipo non è del tutto peregrina!

[luca_bernava]

Assolutamente non peregrina analisi che , temo, ci troverebbe molto indietro nella definizione pubblica della posizione dell’Italia su tutti gli aspetti etici e sociali dell’intelligenza artificiale. Tutti i big tecnologici sono sull’uscio e non ho visto un attento e preparato dibattito a riguardo. Che mi sbagli?

[GiuseppeMancinelli]

Per ulteriori approfondimenti sul Data Science & Artificial Intelligence Research Centre della Nanyang Technological University of Singapore.

[Sandro]

Ma se continua così,…è pure meglio che il testimone passi alla Cina.
In passato in Occidente, si assisteva a dibattiti di grande spessore .
Great debates:due tesi a confronto,due portavoce della dottrine opposte ed il pubblico dell’IJCAI,almeno 1000 persone a volta a fare il tifo come ad una corrida :
Ai debole vs.Ai forte,
problemi di complessità hard,semihard,easy;
Dreyfus di Berkeley contro la possibilità di concetto di coscienza nelle macchine e il compianto Prof.Tagliasco di Genova che svolgeva un corso accademico sulla Coscienza;
la svolta robotica del “fast,cheap and out of control”.contro i pesantissimi robot della CMU…
Oggi assisto solo ad una passarella di informatici per informatici , sponsorizzata dai soliti noti vecchi monopolisti-non i nuovi!!!- che con l’Ai non hanno avuto mai niente a che fare. Per lo più speakers stranieri , invitati dalle nostre università private,che invece di curricula sull’AI pensano a farsi un po’ di pubblicità.e raccogliere qualche sponsor in più…
Fortunatamente la Cina è vicina,titolava un vecchio film, speriamo che dia una bel contributo alla disciplina

[Sandro]

Questi sono investimenti per cominciare discretamente

Cina: 2,1 miliardi d’investimenti per il «parco» dell’intelligenza artificiale