Questo è un tema importante su cui progettare la PA del domani, di cui avevo un sentore parlando con un Sindaco ma che pochi hanno chiaro e su cui non ho trovato fonti (cortesemente se ha una fonte che ne parla me la potrebbe girare qui @Giovannipansini? C’è qualche studio governativo o di qualche azienda tipo McKinsey o PWC che ha fatto pubblicazioni a riguardo?
).
Nei prossimi 5 anni la PA sia per persone, che per competenze, che per tecnologia si trasformerà. Anzi si sta già trasformando grazie al TD, all’AI, ad Agid, al CAD, alla tecnologia, alle persone etc etc
Ed è normale che lo faccia.
La tecnologia dovrebbe permettere di sopperire a questa uscita di massa, probabilmente meglio comprando competenze esterne, ma aggiungerei che un fattore importante sarà sicuramente la sinergia.
l’IT (che include AI, Deep Learning, ANPR, CIE, Spid, PagoPA …) potrebbe essere il motore dal medio-basso di una trasformazione che sembra molto difficile dall’alto. Il tutto visto in un’ottica di aggregazione (parlo delle PAL) delle funzioni in modo da creare un bacino di utenza e di servizio sovracomunale, con l’unico scopo di dare ai cittadini migliori servizi, fruibili per maggior tempo e epiù semplici da accedere.
Ma non solo: la politica deve capire che domani non avrà più 10 dipendenti nel comune X (e torno al tema iniziale), ma 6 e ha la necessità di ragionare in ottica globale se vuole ancora erogare i servizi che eroga oggi, altrimenti verrà travolta dalle richieste dei cittadini e dagli adempimenti che lo stato demanda alla periferia, diventando un freno e un blocco di gesso per tutto il sistema.
Andrea