Di recente è stato pubblicato il “Malicious AI Report”. In 100 pagine il documento prodotto dall’università di Oxford, Cambridge, Stanford, Yale e Bath, il Center for a New American Security e l’alleanza Open AI pone l’attenzione sugli utilizzi “non benevoli” delle nuove tecnologie di AI e Deep Learning. Le accresciute capacità permetteranno di costruire minacce sempre più efficaci orientate a specifici obiettivi e sempre più “anonime” perchè non associabili necessariamente ad un soggetto specifico, maggiori possibilità di ricerca delle vulnerabilità dei sistemi, utilizzo di chatbox intelligenti atte a carpire dati personali, interventi run time su veicoli o droni a guida automatica, attacchi diversificati ad infrastrutture che forniscano servizi di pubblica utilità ed altro. Il panorama esplicitato dal documento è molto articolato e merita attenzione e una approfondità riflessione da parte degli operatori del settore che, come già sta avvenendo, dovranno mettere in campo sistemi di AI e Deep Learning sempre più sofisticati per contrastare le stesse tecnologie utilizzate da altri in maniera dolosa. Di seguito il link al documento: https://maliciousaireport.com/